Ballad chiama altra ballad: è questo il riscatto della neo delusa Beyoncé, rea di non essere (almeno in apparenza) tornata ai trionfi in chart con il lead single Run The World (Girls). Archiviata temporaneamente la carta delle uptempo, Miss Knowles vuole scommettere sulle slowjam R&B/Soul romantico - sentimentali dal tocco Adele - inspired.
Se con il singolo promozionale 1+1 si era addentrata nella ballad lirico - passionale, sfoderando un consistente soprano e amalgamandolo con venature rock melodico, Best Thing I Never Had si riavvicina meglio alla tradizione R&B/ Soul beyonceiana dei brani zuccherosi, quella di Halo, Me Myself and I, Broken - Hearted Girl e If I Were a Boy per intederci. Il secondo singolo ufficiale estrapolato dal nuovo 4 si smarrisce, pertanto, nella ballatona struggente/strappalacrime dalle vigorose percussioni e da un leggero e malinconico contorno di pianoforte simile alla hit di Vanessa Carlton A Thousand Miles. Tutto, naturalmente, accorpato coi sontuosi acuti di Bee Bee a climax alternanti, leggermente affievoliti rispetto a 1+1.
Il risultato, seppur convincente e valido, mostra qualche perplessità in fatto di commercializzazione e positiva diffusione di un simile brano, poco adatto alla stagione estiva tradizionalmente connubiata alle stravaganze danzerecce e frivole, fatte per sculettare in spiaggia e nei locali all'aperto. Se è vero che un pezzo molto club - friendly come Run The World (Girls) è stato pressochè snobbato, non è assolutamente scontato che lavori malinconico - "tristi" come 1+1 e Best Thing I Never Had possano ricevere diversa accoglienza: esistono ballad estive divenute campioni d'incasso come Beautiful di Christina Aguilera, Take a Bow di Rihanna e We Belong Together di Mariah Carey, ma anche flop inquietanti come You Lost Me della stessa Aguilera. Non ci resta altro che attendere le performances in classifica, la recezione del nuovo album e la reale consistenza di questo ritorno, attualmente un po' fiacco.
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